Şubat 28, 2023

ROMANA LA PUTTANA

ile admin

ROMANA LA PUTTANA
Mi sono trasferito da poco in un’altra parte della mia città. Ora abito in una bella palazzina di cinque piani più attico in una zona semi periferica. Ho la fortuna di avere anche il box macchina; ho finito finalmente di cercare posteggio di sera quando torno a casa dal lavoro o da una cena con gli amici (o amiche).
Sul pianerottolo oltre al mio appartamento si trova anche quello di una donna che vive da sola.
Non tanto alta, sui quarantacinque anni, culo e giro coscia meravigliosi, seno abbondante, caviglie un po’ grosse (che cerca di snellire calzando sempre scarpe o sandali dai tacchi vertiginosi), capelli mossi di color biondo cenere portati fino alle spalle, trucco impeccabile, sopracciglie curatissime, occhi castani ti taglio regolare, sempre gradevolmente profumata. Indossa sempre capi di vestiario che esaltano la sua già forte femminilita’. Nel complesso una bella donna, con quel giusto tocco di sensualità che tanto arrapa. Si, è la classica femmina che ognuno di noi sogna di portare a letto almeno una volta nella vita.
Un mattina aspetto l’ascensore per andare a casa quando la vedo entrare nell’atrio dello stabile con due borse della spesa. D’istinto le tengo aperto il portone e le chiedo se gradisce che l’aiuti. Grazie mille, magari! Queste borse sono così pesanti. Le prendo entrambe ed entriamo in ascensore. Ci presentiamo. Piacere Franco esordisco ed a sua volta lei, stringendomi la mano mi dice il suo: Romana, il piacere è tutto mio. È da poco che abita qui? mi chiede con la sua voce calda e priva di inflessione dialettale. Si, da qualche settimana. Poi mi dice: spero che non le dia fastidio il fatto che spesso delle persone mi vengono a trovare. No, assolutamente; dove abitavo prima viveva sul mio stesso pianerottolo una famiglia composta da moglie, marito e ben quattro figli in età scolastica, non le dico altro…
Arriviamo al quinto piano, lei apre l’uscio di casa ed entriamo. Dove le metto le borse? chiedo. Sulla tavola in cucina, grazie… ma aspetti che le faccio strada.
Bell’appartamento penso mentre la seguo e che bel culo che hai aggiungo guardandola sculettare.
Non so come ringraziarla… Le posso offrire un caffè? mi chiede. Volentieri, a quest’ora è molto gradito le rispondo.
Mentre lo consumiamo in soggiorno cominciamo a parlare un po’ di noi. Ora ci diamo del tu. Romana, deve aver costato parecchio il tuo appartamento; non deve essere facile mantenerlo. Beh, ringraziando il cielo ho parecchi clienti. Nel mio ambiente sono ancora molto richiesta. Non vorrei risultare indiscreto, ma di che cosa ti occupi?
Faccio la puttana mi risponde candidamente. Io non batto ciglio. Sinceramente non mi meraviglia. È troppo sexy e sensuale. Interessante le rispondo, e… la tua specialità? La mia specialità sono i pompini mi risponde con un sorriso che è tutto un programma. Vuoi provare? Perché no… Bene, mettiti in libertà mentre io vado a rinfrescarmi. Poco dopo sento l’acqua della doccia scorrere.
Io mi spoglio completamente e mi siedo su una poltrona con il cazzo già duro. Romana appare mentre si asciuga il suo splendido corpo. Indossa solamente un paio di pantofole da camera di pelle rossa con il tacco da dieci centimetri.
Che figa che sei penso mentre mi si avvicina ancheggiando sensualmente.
Non ha un pelo su tutto il corpo e noto un piccolo tatuaggio sull’inguine che raffigura una rosa rossa. Mi si inginocchia davanti e quindi mi prende il cazzo con le sue curatissime mani, “fresche” di manicure. Comincia dai coglioni e poi a colpi di lingua arriva fino alla cappella. Poi comincia a succhiarmelo in un modo semplicemente divino. Mentre lo fa mi stringe le palle. Sento dei brividi che mi percorrono tutto il corpo. Chiudo gli occhi ed assaporo il suo “lavoro”. È innegabile, la troia ci sa veramente fare con la bocca!
Scommetto che ora hai voglia di scopare mi chiede in modo provocante. Io ho solo la forza di annuire. Prende un preservativo e dopo avermelo infilato con consumata maestria, si siede sul tappeto in mezzo alla stanza ed allarga le sue splendide gambe. Coraggio, cosa aspetti, scopami… Mi sembra di sognare. Mi alzo dalla sedia, saggio con la mano la fica; bagnatissima… Quindi la penetro e tenendola per le caviglie inizio ad andare su e giù; lei comincia ad ansimare e contemporaneamente si tocca i capezzoli. Dopo un po’ le chiedo di mettersi alla pecorina ed in quella posizione la continuo a scopare come un forsennato. Ora voglio il tuo bel culo le dico e lei, con una gestualita’ da donna esperta mi prende un tubetto di lubrificante e mi spalma il prodotto sul cazzo e poi sul suo ano. Quindi me lo prende e se lo appoggia sullo sfintere. Io con un leggero colpo di reni glielo infilo tutto dentro. È molto larga! Comincio a montarla e nel frattempo le ammiro la schiena. Quanto mi piace il tuo corpo penso mentre la inculo. Ora voglio che tu mi faccia venire con le tette le dico. Mi sfilo il preservativo e glielo metto nel canale. Prende con le mani i seni e con essi inizia a masturbarmi. Poco dopo le innondo il petto con degli schizzi di caldo sperma… che meraviglia!
Terminato tutto ci laviamo e ci rivestiamo. Ora capisco perché sei molto “gettonata” le dico. Sei oltre che bella molto brava. A proposito, quanto ti devo? Nulla mi risponde sorridendo. Ma… ogni volta che mi vedrai con borse pesanti, sei pregato di portarmele fin casa come hai fatto oggi. Non posso lamentarmi, me la son cavata a… buon mercato.