storia complicata di una sissy parte 1
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storia complicata di una sissy parte 1
Era una giornata alquanto afosa ed il sole sembrava volesse penetrare
con il suo calore nella mia pelle….mi stavo avviando da Ferdinando
un mio zio molto più anziano di me con cui ultimamente mi divertivo
passare delle ore dal moemnto che lui raramente si muoveva da casa e
io non avevo tanti amici in questa nuova città in cui avevo preso
dimora da pochissimo tempo. Avevo 18 anni ma chiunque mi vedesse me ne
dava molti meno forse per la pelle lattea poca pelurria e il volto
quasi imberbe.
Successe proprio in quel giorno in cui arrivai a casa di mio zio
accaldato e sudato che lui mi propose qualcosa che non destò nessun
sospetto in me credendola una cosa totalmente naturale.
” Sei sudato …non puoi rimanere con la maglia tutta
bagnata….toglila e datti una lavata che poi ti presto una delle mie
anche se ti sarà un pò grande ti andrà bene lo stesso.”
Mi tolsi la maglietta e rimasi solo con i pantalincini corti e delle
scarpe da tennis bianche.
Notai che mio zio stranamente rimase li e mi osservava quasi come se
fossi stato una donna da ammirare.
“Certo che visto da dietro non passeresti per un maschio…hai un bel
sederino pelle liscia e chiara …ma ti depili?”
Rimasi un pò ammutolito poi risposi timidamente che non mi depilavo di
sicuro…ero così di natura, Al che lui mi si avvicinò e mi toccò il
sedere e carezzò la schiena.
“Ma zio che fai? ” Chiesi un pò nervoso e seccato e un pò timido.
“Niente..solo un complimento…sei davvero carino sai? Ti tocchi mai?
Hai la ragazza?”
“No…non ho la ragazza. Non sono molto fortunato con le ragazze o
forse sono solo troppo timido….” risposi io mentre mi infilava la
mano dentro i pantaloncini arrivando a toccarmi davanti….
Quando feci per toglierli la mano mi bloccò per il polso,aprì la zip
dei pantaloncini e li fece scendere assieme agli slip continuando a
toccarmi il pisello.
“No zio ti prego….”
“Non ti piace? “sussurrò lui
“Non ho detto questo ma….” risposi
“Io mica mi vergogno sai? Guarda ora ti mostro il mio…..”
Si stava tirando fuori il cazzo come nulla fosse,molto più grande e
grosso del mio ,mi prese una mano e se la portò alla sua carne calda e
pulsante.
“Non ti sei mai fatto una sega ? Bene ora la fai a me! Dai masturbami…..”
Aveva una voce tanto sicura,dominante che non mi restò che obbedire e
perciò mentre lui mi toccava davanti e dietro io lo segavo con il
ritmo che la sua mano sopra la mia indicava…..Di colpo mi girò mi
fece piegare e sentii una cosa calda lavarmi le chiappe…mi stava
sborrando addosso mentre io sentivo avvicinarsi il mio orgasmo tra le
sue dita.
Con la mano spalmò tutto il suo succo latteo sulla mia pelle e poi
avvicinò la mano alla mia bocca.
“Lecca!”
Io mi distolsi e mi rifiutai e lui non insistette.
“Ok stai tranquillo ora tirati su le mutandine e i pantaloni e mettiti
la mia maglia…la tua la porti a casa a lavare…è quasi ora che te
ne vai.”
Mi sentivo sporco ma in un certo senso strano…quando uscii nel
tragitto per andare a casa spesso ripensai a quel cazzo enorme di cui
portavo il segno sulla mia pelle ma allo stesso tempo mi dissi che li
non ci sarei più tornato…che non era una cosa giusta e che mio zio
era solo un pervertito.
Quello che invece che successe nei giorni seguenti sembrava smentire i
miei propositi..per giorni ero andato avanti a pensare a lui e a
quello che mi aveva fatto e ogni volta mi trovavo eccitato e voglioso
di ripetere la cosa,decisi quindi di ritornare da lui ma mai mi sarei
aspettato la sua reazione.
“Che sei tornato a fare dopo dieci giorni? Credevo non volessi più
venire da me.”
Con lo sguardo verso terra dissi che invece ero li ma se voleva me ne
sarei andato.
“Tu vuoi andartene? Fece lui sicuro di se e beffardo
“Io no zio ….anzi”
“E’ questo che vuoi? Fece lui toccandosi la patta.
Io arrossii e dissi che non era per quello, dissi che volevo stare con
lui perchè era mio zio e mi trovavo bene ecc ecc
“O fai quello che voglio io o te ne puoi anche andare e non tornare più!”
Queste parole furono talmente pesanti e dirette che mi colpirono allo stomaco.
Quando mi vide taciturno prese lui le redini e mi spogliò
completamente in pochi secondi lasciandomi in mezzo alla stanza
completamente nudo e inerme.
“Sei proprio una fighetta ed è proprio così che ti tratterrò ….pelle
liscia niente pelo tratti dolci. Farò di te ciò che vorrò. Vieni
vicino!”
Mi avvicinai completamente nudo a lui quando sentimmo la porta di casa
aprirsi,mio zio prese i miei vestiti e mi fece correre in bagno a
vestirmi…inaspettatamente era tornata mia zia perchè non stava bene
e dopo aver preso una medicina si mise a letto dicendomi che se volevo
rimanere li potevo benissimo bastava che fossi stato silenzioso.
Mentre lei riposava mio zio ed io sedevamo vicini e fingevamo di
guardare delle vecchie foto….ad un certo punto tirò fuori il cazzo e
mi obbligò a guardarlo :
“Ti piace vero? Se non vuoi che ti dica addio bacialo!”
“Ma zio….dissi mentre mi guardava negli occhi sprezzante e sicuro….
“Allora? devo aspettare molto? Basta una scusa con tua zia dicendole
che preferisco non averti tra i piedi e non vieni più…..
Stetti in silenzio per qualche minuto poi timido lo guardai e risposi:
“Cosa devo fare zio?”
“Vai sotto il tavolo lo prendi in bocca ed inizi a succhiarlo…poi il
resto verrà da se!”
Spostai la sedia e mi inginocchiai mi inserii tra le sue gambe e presi
in mano il suo pene…non riuscii subito a prenderlo in bocca fu lui
quindi a prendere tra le mani la mia testa e forzarmi ad avvolgere il
suo membro tra le mie labbra….non aveva un buon sapore e in fatti
inizialmente mi vennero dei conati di vomito ma poi il sapore
cambiò….e presi a muovere la mia testa saeguendo i movimenti che mio
zio impartiva con le sue mani….sentii qualcosa muoversi dalla stanza
della zia e mi bloccai ma mio zio invece sembrava eccitarsi ancor di
più dal pericolo …accellerò i movimenti e il suo cazzo si ingrossò
dentro la mia bocca finchè sentii fiotti caldi invadere la mia
gola…mi venne da tossire e cercai di sputare il liquido ma lui me lo
impedì sussurandomi che DOVEVO inghiottire tutto e che anzi dovevo
abituarmi ad adorare la mia sborra. Mi fece inghiottire il suo sperma
e ripulire il suo cazzo,quindi dovetti rimettere il suo cazzo dentro
le mutande e richiudere la zip.
“Sei proprio una brava troietta sai? Anzi da oggi ti tratto come fossi
una femmina,sei contenta? ” Rise e mi baciò in bocca con la lingua e
più cercavo di schivarmi più a fondo mi infilava la lingua in gola.
“Tu d’ora in poi sei la mia puttana….quindi ora mi dici che sei la
mia puttana! Se non lo fai di me ti resterà solo il gusto della mia
sborra!”
Mi affrettai a rispondere tanta era la paura di perderlo,non so cosa
mi era successo ma era come una sorta di droga a cui dipendevo
totalmente.
“Sono la tua puttana!”
“Ubbidirai sempre? Per quanto strano sarà l’ordine?
“Si ubbidirò sempre!”
“Prendi metti queste la prossima volta che vieni qui!”
Aprii una borsa e all’interno c’erano delle mutandine rosa trasparenti .
“Devo mettere queste? Ma sono mutandine femminili…..”
Mi prese per i capelli e li tirò facendomi cacciare un urletto di dolore.
“Tu sei puttana e femmina e d’ora in poi fai la femmina quindi ti
metti le mutandine….chiaro? A tal proposito quando parli con me ti
riferisci a me come Padrone e a te alfemminile ….quindi il tuo nome
tra noi è gabriella.Ripetimi gli ordini!”
“Io sono puttana e femmina e come tale mi riferirò a me stessa e a lei
come mio Padrone.”
“Togliti i pantaloni e le mutande…mettiti le mutandine e vai a casa così!”
La mia frase sembra averlo eccittato e mi obbligò ad andarmene a casa
indossando le mutandine,gettò via le mie mutande per evitare qualsiasi
furbata da parte mia e una volta a casa dovetti nascondere le
mutandine ed indossare un paio simile a quello che avevo prima in modo
che mia madre non se ne accorgesse.
Un paio di giorni dopo suonò il campanello di casa mia ,mia mamma mi
disse di andare a vedere chi fosse,era lui,mi disse che aveva lasciato
un pacchetto per me sulle scale e se ne andò.
Scesi le scale col cuore in gola trovai un pacchettino con su scritto
“GABRIELLA” lo scartai e all’interno trovai un reggiseno rosa e un
foglietto in cui mi venivano dati alcuni ordini da eseguire mercoledì
prossimo quando sarei andato da lui.
Mercoledì arrivai a casa sua ,suonai e lui chiese chi è rispondendoli
che ero io gabriele,non mi rispose e ripetè la domanda sul chi
fossi,questo per tre volte poi capii e guardandomi attorno risposi ;
Sono io Gabriella”
La porta mi aprì mi prese a se e mi baciò in bocca mi sfilò la
maglietta e i pantaloncini lasciandomi in mutandine e reggiseno.”Sei
proprio una brava troietta vieni….”
“Ora scendi giù fino ai piedi e leccali e poi sali e lecca entrambi le
gambe…devi conoscere tutto il mio corpo troia!”
Così dicendo si tolse le infradito i pantaloni e le mutande, mi spinse
la testa verso il basso ed obbedii….leccavo le dita dei suoi
piedi,pure quelle erano pelose…una ad una perfino tra di
esse…sentivo il sudore sulla mia lingua ed ebbi un conato di vomito
che lo fece scoppiare in una sonora risata….
“Non ti piace il sudore del tuo Padrone vacchetta? Dai su sali leccami
le caviglie ora poi sali e occupati delle mie cosce e poi torna al
cazzo,lo so che sei qui per questo,,,AHAHAHAHAHH.Chissà cosa direbbe
la tua mammina se ti vedesse in reggiseno e mutandine mentre me lo
succhi…anzi sai che faccio? Aspettami qui che ho un’idea! ”
Prese il cellulare e mi s**ttò alcune foto mentre lo succhiavo e mi
ordinò perfino di sorridere mentre lo facevo…credo mi abbia perfino
girato un video ma non ne sono sicura.
” Ora fai una cosetta bella per me ok?”
“Che cosa devo fare …Padrone?”
“Ti metti a 4 zampe come una cagnetta che tu sei,togli le mutandine ti
allarghi il culetto e ti prepari a diventare la mia donna
completamente! Però devi essere tu a chiedermi di farlo mentre ti
registrerò. Questa è la frase che devi dire ,imparala a memoria ,la
devi recitare quando ti faccio cenno io chiaro? ”
Mi stava per sverginare e mi costringeva a farlo passare per una mia
decisione,una mia volontà o peggio…voleva avere un video in cui io
chiedevo che lo facesse….implorando….
Presi posizione come ordinato mi tolsi le mutandine e dopo che lui mi
unse il buchino con non so che cosa appena mi fece cenno obbedii:
” Ti prego,infilamelo dentro…inculami…sverginami ….fa di me la
tua puttana…femmina per sempre per ricordare questo momento per
tutta la vita….”
Lui riprese ogni singola parola e mi chiese se volevo davvero essere inculata…
“Si ti supplico mettimelo nel culo!” E questa volta non recitavo….lo
desideravo.
Si mise dietro di me e spazientito mi ordinò di spalancare le chiappe,
mi infilò piano la cappella e mi disse di prepararmi alla sua
entrata…che il primo momento sarebbe stato doloroso ma che poi….
Piano piano dopo la cappella entrò centimetro dopo centimetro tutto
dentro di me…sentii la sua mano impossessarsi del mio cazzetto
mentre iniziava a scoparmi con sempre più sensualità…..mi prese per
i fianchi aprendomi le natiche presumo per vedere meglio ciò che mi
stava facendo…spingeva sempre più e sempre più a fondo…iniziai a
mugolare e lui mi disse di segarmi mentre mi inculava che mi sarebbe
piaciuto ancora di più…infatti mi sembrava di essere in estasi e lui
con me…i colpi seguenti ancor più vioenti mi facevano scivolare sul
pavimento ,le ginocchia mi dolevano mollai la presa sul mio pisello e
mi gustai tutta la penetrazione….mi pesò sopra con tutto il corpo
facendomi crollare sulle piastrelle fredde del salotto….era
completamente sopra di me …sentivo il suo torace virile sopra la mia
schiena,il suo cazzo dentro inesorabile e le sue gambe tra le mie che
mi bloccavano finchè non iniziò a godermi dentro e facendolo mi prese
la testa la fece girare quel tanto che bastava per baciarmi….
“Tu sei una femmina nata….PUTTANA”
Andò a lavarsi e tornò con un bicchiere di aranciata e vide nei miei
occhi un velo di tristezza…
“Che hai non ti è piaciuto?” Risposi che non era per quello ma che si
non ero venuta come lui e che avevo ancora voglia….
Ridendo andò in cucina e prese una zucchina me la buttò addosso e
disse di incularmi con quella davanti a lui…voleva vedermi
masturbare ma non potevo toccarmi….
Il mio buchino era ancora pieno del suo sperma e quindi non faticò ad
accogliere la zucchina. A gambe spalancate davanti al mio Padrone
inizia a fottermi da sola mentre lui si eccitò al punto di iniziare a
segarsi alla vista dello spettacolo che stavo regalando ai suoi
occhi….Non mi toccai come ordinatomi ma non ne ebbi
bisogno…infatti venni con il pisello mezzo molle mentre mi inculavo
a velocità impensabile per una quasi vergine come me….mentre venivo
lui si alzò dalla sedia venne verso di me mi ficcò il suo cazzo in
bocca e ci sborrò dentro obbligandomi a inghiottire il suo seme.
Ci rivestimmo e seduti sul divano con una tazza in mano di the
parlavamo di quello che era stato ,la mia testa ogni tanto si
appoggiava sul suo petto….mi sentivo così fragile così bisognosa di
affetto e lui lo capì,sapeva di avermi nelle sue mani.
“Per un mesetto io e tua zia andiamo in montagna!” esclamò all’improvviso
Io lo guardai mogia mogia….” Vai via? Non ci vediamo?”
“Ehi mica sei mia moglie….che fai la gelosa? E’ un bene che me ne
vado per un pò….io torno i primi di ottobre la data la saprai da
mammina visto che sicuramente si sentirà con sua sorella…starà a te
poi vedere se vuoi incontrarmi nuovamente o meno….”
Non fiatai ma mi inginocchiai davanti a lui….aprii i suoi pantaloni
,glielo tirai fuori bello molle e lo strofinai sulle mie labbra poi
sul naso sulle guance ,lo baciai lo coccolai finchè non diventò come
lo volevo io….lo presi tra le labbra e iniziai a spompinarlo
….stava diventando una roccia …era pronto…..mi abbassai
pantaloncini e mutandine e scesi verso di esso infilandomelo in
corpo….mentre mi scopavo mi beavo della vista del mio Padrone..il
suo volto il suo torace la sua bocca i suoi occhi…..da parte sua lui
invece mi accarrezzava la pelle sotto la maglietta finchè arrivò al
reggiseno,si impossessò dei miei capezzoli e li strinse facendomi
male…..mi prese per i fianchi e spinse il cazzo durissimo dentro di
me con un movimento di reni incredibile…il mio cazzetto davanti era
semirigido e ballava oscenamente davanti a me, mi fece cenno di
avvicinare la bocca alla sua e di aprirla….ci sputò dentro! Un gesto
che avrei pensato di sfregio un tempo ora lo trovai di una sensualità
incredibile….inghiottii e riaprii la bocca….lui capì al volo e ci
sputò dentro nuovamente….mi avvicinai alle sue labbra le leccai
mentre lui leccava la mia lingua …..sentii l’orgasmo arrivare e
fiotti incredibili uscire da me….lui mi prese allora nuovamente per
i fianchi facendomi cavalcare sul suo cazzo finchè non mi riempì di
sborra…..ancora ancora ancora……
Erano passati ormai 15 giorni o forse più da quell’ultima volta e non
seppi nulla di lui nemmeno dalla zia….mia mamma mi vedeva credo un
pò strana ma non ci fece più di tanto caso, credo pensasse fossi solo
in preda a qualche cotta giovanile.
Un mattino arrivarono una lettera e un pacco a mio nome,fortunatamente
mia mamma non era in casa . Col cuore in gola salii e aprii per prima
la lettera come sapessi che quella doveva essere la priorità.Quando la
aprii ebbi un colpo al cuore era LUI !
” CARA GABRIELLA,
COME VEDI NON MI SONO DIMENTICATO DI TE COME SPERO LA COSA SIA ANCHE
DA PARTE TUA. QUI IN MONTAGNA SI STA BENISSIMO ED E’ QUI APPUNTO CHE
IN UN BEL NEGOZIETTO HO TROVATO DELLE COSE PER TE, SPERO CHE TU NON
ABBIA APERTO IL PACCHETTO E NON LO DOVRAI FARE FINCHE’ NON
TORNO…ALL’INTERNO TROVERAI UN’ALTRA LETTERA IN CUI AVRAI ULTERIORI
ORDINI…NON SO SE TI SEI PIU’ TOCCATA O SCOPATA ,COMUNQUE SIA NON LO
FARE PIU’ FINCHE’ NON TORNO.
UN BACIO FERDINANDO
Di giorni ne passarono altri occupata tra la ricerca di un impiego che
diventava sempre più ardua e l’aiutare mia mamma a casa,ma il mio
pensiero rimaneva sempre fissato su di lui…specialmente alla notte.
Sentivo la sua mancanza ma sentivo soprattutto la sua presenza. Un
giorno andai in un negozio di bigiotteria e comperai una cavigliera
con un ciondolo a forma di lettera F ,non era un granchè ma mi faceva
sentire ancora più sua,per fortuna non era più tanto caldo e i
pantaloni lunghi la nascondevano…..come avrei altrimenti potuto
giustificare una cosa del genere?
Arrivata a casa mia madre mi disse che aveva appena chiamato mia zia
per salutarci e per dire che si sarebbe fermata in Cadore per altri 15
giorni.
Mi crollò il mondo….chiesi a mia mamma come mai.
” Tua zia ne ha bisogno per la sua salute e si ferma più del dovuto
mentre tuo zio torna già domani così se vuoi puoi passare qualche ora
da lui se con me ti annoi…lo so che fra uomini vi intendete meglio”
disse sorridendo
Non mi pareva vero stava tornando e da solo!!!!!
Alla sera nella mia cameretta aprii il pacco e ci trovai oltre ad un
foglio con delle istruzioni anche un reggicalze e calze nere e una
minisottoveste dello stesso colore.
“DAL MOMENTO CHE MI STAI LEGGENDO SIGNIFICA CHE SONO TORNATO,PER NON
DARE NELL’OCCHIO VERRAI DA ME QUANDO CHIAMERO’ TUA MAMMA CON QUALCHE
SCUSA. QUANDO CI TROVEREMO SOTTO GLI ABITI INDOSSERAI L’INTIMO CHE TI
HO REGALATO,TUTTO! QUI CON ME HO ALTRE COSUCCE CHE TI ATTENDONO E SE
TUA ZIA NON CI SARA’ COME PENSO POTREMO SBIZZARIRCI COME VOGLIO IO.
Il giorno dopo arrivò ma non ricevemmo alcuna chiamata da lui e io ne
ero davvero rattristita….quando alle 9 di sera cuonò il telefono :
“Sei arrivato bene? Si si grazie ,come? Si è qui vuoi che te lo passi?
Ah ok…allora poi glielo dico…ciao e buonanotte e se hai bisogno di
qualcosa basta dirlo …ciao!”
“Era tuo zio ha detto che ci ha chiamato ora perchè in tutto il giorno
si è dovuto occupare di molte cose riguardanti la sua famiglia. Ha
detto che se vuoi domani verso le 11 puoi andare da lui e che se vuoi
puoi fermarti a pranzo da lui ed eventualmente nel pomeriggio andrete
a fare spese assieme se ti va….”
Feci finta di non essere particolarmente interessata ma dentro di me
ero al settimo cielo! Io e lui da soli finalmente!!!!!!!!!
Appena mia mamma andò al lavoro alle 8 mi alzai ,mi feci una doccia e
mi depilai quel poco di peluria che mi ritrovavo e indossai l’intimo
che mio zio mi aveva regalato…mi guardai allo specchio …se fossi
stata un pò truccata e avessi avuto delle tettine sarei passata
proprio per una ragazza sexy.Misi un paio di pantaloni neri svasati un
maglioncino dello stesso colore scollato a V e un paio di scarpe e
alla caviglia portavo la cavigliera .Indossare quell’abbigliamento
sotto i miei abiti mi faceva sentire strana…ancora più donna..e
quando uscii mi sentii nervosa comne se tutti potessero vedere il
segno del reggiseno sotto la maglia oppure che i pantaloni si
sollevessero e si vedesse che indossavo delle calze femminili….
Arrivai al portone di casa sua ,suonai e lui socchiuse la porta
facendo uscire solamente la mano con una borsa e rinchiuse,attraverso
mi mando un messaggio su whatsapp: ” Indossa ciò che trovi nella borsa
e infilaci i tuoi indumenti.”
Come potevo fare una cosa del genere? Avrei dovuto togliere la maglia
e i pantaloni per indossare la gonna scozzese e la camicetta rosa e le
scarpe col tacco nere, in piena strada in pieno giorno !!!!
Mi guardai attorno in quel momento passava un signore anziano,infilai
la gonna sopra i pantaloni che feci scendere poi sotto il kilt per
toglierli definitivamente e infilarli in borsa…cambiai le scarpe
indossando quelle col tacco che calzavo in maniera quasi perfetta e
venne poi il momento quello più duro di indossare la camicia….in
quel momento passavano dei ragazzi con le rispettive amichette o
fidanzate,vidi che mi guardavano mentre ero bloccata con la borsa in
mano davanti al portone…credo non capissero se ero un maschio o una
femmina ma che alla fine importasse loro molto poco…quando si
allontanarono presi in mano la situazione,mi tolsi la maglia rivelando
la mia sottoveste e il reggiseno per indossare subito la camicia.
Suonai nuovamente e lui mi aprì la porta stavolta completamente.
“Così mi piaci…ubbidiente e femmina come ti voglio… e stanotte ti
fermi qui!”
“Ma come faccio con mia mamma? Che scusa trovo?” piagniuccolai
“Vattene ! ” Mi urlò
“No zio no Padrone scusi mi perdoni …farò tutto rimarrò tutta la
notte …sarò la sua schiava…quello che vorrà!”
“Girati puttana e tirati su la gonna!”
Mi voltai e feci ciò che mi ha detto pensando volesse fare l’amore con
me ma invece dopo avermi fatta piegare mi sollevò la sottoveste mi
abbassò le mutandine e iniziò a scullacciarmi così forte da farmi
vedere le stelle…piansi scalciai e tentai di svincolarmi dalla
presa….dopo una trentina di colpi mi gettò a terra come una scarpa
vecchia e mi ordinò di leccarli le scarpe.
Guardandolo dal basso con le lacrime che scendevano dal mio volto
iniziai a leccare il cuoio sporco…..
“Brava! Ora finalmente capisci che devi obbedire sempre e comunque ora
vieni con me prendi il telefono e chiami la mammina.”
Mi prese per un braccio e mi strattonò per sollevarmi da terra e
trascinarmi verso il divano,sembravo un quadro erotico…vestita
unicamente del mio intimo estremamente sexy la pelle lattea a far da
contrasto alla sottoveste e alle calze nere e le mutandine rosa a
pochi centimetri dalle ginocchia. Quando ebbe finito di comporre il
numero mi passò il cellulare…
“Mamma ciao sono io…si si sto bene non preoccuparti ..ti chiamo per
…( in quel momento mi mise il suo cazzo sotto il naso obbligandomi
ad annusarne l’odore muschiato…) si ti chiamo per dirti che non
torno a casa stasera…mio zio mi sta insegnando a creare con il
decoupage e mi piacerebbe fermarmi ….( mi fece inginocchiare sul
divano mi girò e forzò il mio sfintere ) mmmm ( mugolai ) no no mamma
sto benissimo mi sono solo battuto contro il tavolo…bene ora metto
giù devo andare….ciao..si si saluto lo zio.”
“Brava sei proprio brava…stanotte sarai la mia donna
completa,dormirai con me e farai la mia puttana….sei stata brava con
tua madre..sai mentire come tutte le femmine….” Detto ciò spinse
tutta la sua virilità dentro di me. La velocità che ci mise
nell’incularmi era talmente incredibile che spesso mi trovavo a
sbattere la testa contro la testiera del divano che per fortuna era
imbottita e non mi recava dolore.
Mi fece poi scendere dal divano e restando in piedi semiinarcata mi
fece camminare per la casa con lui ben saldo dietro di me….
“Ahahahahah vedessi che ridicola sei ….cammini come un’oca col cazzo
in culo….cammina troia andiamo verso la camera,li c’è un bel
specchio grande voglio che ti guardi mentre ti fotto!”
Spingendomi in avanti con la carne ben saldata in me mi portò in
camera da letto ed in un primo momento mi bloccai…la vetrata era
priva di qualsiasi tenda e completamente spalancata…da fuori
potevano vederci.
“Padrone ci vedonooooo” urlai
“Se urli ti sentono pure ahahahahah. ” Mi ordinò di chiuderla ma per
farlo dovetti continuare quella danza a 2: io e lui nel mio culo!
“Guardati ora!” Mi disse parandomi davanti lo specchio mentre mi stava
sborrando dentro tutto il suo sperma….
“Sei o non sei una troia?”
“Si Padrone…la sua troia…grazie!”
Mi feci un bidè e mio zio mi disse che avrei avuto bisogno di qualche
cambio che poi avrei dovuto portare a casa mia non potendo lui
ovviamente giustificarlo.
“Hai un posto dove nascondere ciò che ti procurerò? Si tratterrà non
solo di intimo ma anche di qualche capo e due o tre paia di scarpe”
“Si posso nascondere sopra l’armadio tanto mia mamma non sale mai
sulla scala perchè soffre di vertigini….”
“Perfetto,ora ascoltami bene…vieni qui che prendiamo le tue misure
,poi esco e tra un paio d’ore ti porto ciò che serve ai miei piani per
te.”
Mi prese tutte le misure ,mi ordinò di occuparmi delle fatture di casa
e se ne andò lasciandomi in sottoveste e un grembiulino da
cameriera..dei miei vestiti e delle mie scarpe non seppi nulla.
Sistemai la cucina lavai piatti e stoviglie pulii il gas il forno e
con lo straccio mi occupai del pavimento.Mi occupai poi della camera
da letto ,cambiai le lenzuola e dopo aver lavato per terra di essermi
presa cura delle pulizie del bagno e della sala,iniziai a stirare.
Quando lui tornò non era solo,sentti una voce di uomo con lui e mi
prese il panico…andai a nascondermi in bagno chiudendolo a chiave.
“Gabriellaaaaaa,dove sei?????” urlò canzonatorio il mio Padrone.
Oddio no non poteva farmi uscire così.Mi cercò e mi trovò:
“Apri ed esci subito scema! Dai non preoccuparti siamo tra amici”
“Si Gabriella esci che facciamo amiciziaaaaa” cantò l’altra persona e
risero entrambi
Non potevo far altro che uscire,a testa bassa sentendo il mondo cadermi addosso.
“Gabriella questo signore è il padrone del negozio in cui mi sono
procurato tutto ciò che ti serve,ovviamente io e te non abbiamo soldi
per cui in qualche modo dobbiamo ricambiare e visto che io a lui non
interesso speriamo che almeno tu faccia al caso suo.”
“Io direi di si,fatti vedere gabriella…” Mi fece cenno di
avvicinarmi a lui,mi tolse il grembiulino e mi alzò la
sottoveste,infilò la mano dentro le mutandine e mi toccò il cosino
davanti.
“Hai un bel cazzetto…mi piace toccartelo sai è così tenero e
piccino,il mio invece è talmente grosso….ti piacerà vedrai.!”
Non so perchè ma la sua voce e le sue parole mi eccitarono…era dolce
e ci sapeva fare,risvegliava in me il mio animo femminile.
“Tira fuori la lingua ” mi ordinò ed io eseguii….Mi strinse a se e
avvinghiò la sua alla mia ..succhiò la mia saliva mischiandola alla
sua poi mi leccò le labbra il volto gli occhi e il collo e mi sputò in
faccia per poi leccare la sua stessa saliva…..
“Mmmmmmm” mugolai
“Ti piace eh? sei proprio come ti aveva descitto Ferdinando.
“Come sono? ” sussurai
“Una puttanella vogliosa,tu sei maschio per errore…sei una troietta….”
Mi fece girare e piegare ,le mutandine rosa trasparentissime mettevano
in mostra il mio culetto meglio che se fosse stato nudo,si tirò fuori
il cazzo e me lo infilò tra la stoffa delle mutandine e la pelle del
mio culetto. Sembrava enorme ma non volevo crederci pensando fosse
solo un’impressione. Ma quando mi girò e mi ordinò di prenderglielo in
bocca rimasi muta ,non ci poetevo credere….doveva essere minimo un
25 cm o forse più e grosso come una bomboletta spray di
lacca….metteva paura…
” Ti piace vero? Nando ha detto che ogni qual tanto mi farai contento
e io ti porterò qualche regalino….”
Non potevo credere che lui avesse proposto una cosa del genere,cosa
potevo fare io con un’uomo dotato in quel modo? Era fuori qualsiasi
questione.
“Succhialo troietta ” mi ordino il mio Padrone”Fammi fare bella
figura,ho detto che la mia schiava spompina da dio”
Lo presi in mano e davanti ai miei occhi sembava ancora più
grande,leccai piano piano la cappella,la succhiai e me la misi in
bocca,le labbra sembravano rompersi dalle dimensioni del membro che le
divideva,cercai di scendere ma prorio non ce la facevo per cui me lo
tolsi dalla bocca e lo leccai per tutta la lunghezza aspirai le grosse
palle le leccai e me le strofinai sul viso…cercafvo di essere più
puttana che potessi per ovviare all’incapacità di prenderlo in
gola….
“Mmmmmm brava …sei un tesoro…lo capisco che non ce la fai a
prenderlo in bocca ma stai facendo un lavoro egregio…..”
E non mi fermai a quello ….lo girai e aprii le sue
natiche…..iniziai a leccarli il culo facendo un rumore che
somigliava al risucchio di una ventosa….
“Mmmmmmm…ora basta !!!! ”
Mi fece girare e mi strappò di dosso le mutandine.Capii le sue
intenzioni e cercai di scappare ma il mio Padrone si parò davanti a me
e mi tenne ferma per le braccia mentre l’altro mi bloccava le
gambe!!!!
“Noooo vi pregooooo “piansi
“Non aver paura mi disse mio zio…ti ungeremo per bene poi ti
penetreremo con le dita per allargartelo un pò ….e piano piano dopo
averti inculata io che ce l’ho normale sarà il suo turno,dicendo così
sentii il gel scendermi nel buchino e le dita infilarsi in me….mio
zio sapeva come muoverle ed arrivare alla mia prostata per farmi
impazzire…muovevo il culetto come un’invasata posseduta ora da ben 4
dita che fecero poi posto al cazzo del mio adorato Signore. Mentre lui
mi inculava Alberto ( così si chiamava l’amico del mio Padrone ) me lo
ficcava in bocca per quanto possibile….Ad un certo punto il mio
Padrone uscì da me lasciandomi vuota e sentti la cappella di Alberto
spingere…il mio Padrone mi bloccò inginocchiandosi sulla mia schiena
e imprigionando le mie braccia…il cazzo spingeva in me squarciandomi
l’ano mi dissero di spingere come stessi per fare la….io obbedii e
sentii che mi stava riempendo come fossi incinta,almeno credo fosse la
stessa sensazione…non mi capacitavo di quello che succedeva ,il mio
Padrone dopo aver mollato la presa e liberata la schiena mi mise il
cazzo in bocca che io prontamente succhiai ….
“Ce l’hai fatta! E’ dentro tutto!” esclamò Alberto.
Non potevo credere di aver accettato dentro di me un siluro di quelle
dimensioni e soprattutto non mi capacitavo che ora stesse muovendosi
dentro di me dentro e fuori come fosse una supposta…una supposta di
30 cm!!!! Si muoveva piano,sapeva cosa fare….mi piaceva…oddio mi
piaceva e si vedeva da come sbocchinavo il mio Padrone, con tanta di
quella vollutà che mai avrei potuto pensarmi capace .Alberto me lo
sfilò completamente si distese sul tappeto e mi disse di sedermi su di
esso e in pratica di incularmi a smorzacandela. Presi tra le mani quel
mostro e lo indirizzai nel buco..piano piano mi sedetti sopra finchè
non fu dentro di me completamente .
Mi scopavo davanti al mio Padrone che si segava a guardarmi poi mi
schiaffeggiò mi prese i capezzoli e strinse facendomi urlare dal
dolore e per ulteriore sfregio mi diede il culo da leccare mentre le
mie mani prendevano il posto delle sue nel masturbarlo. Alberto mi
fece accellerare la cavalcata e prima di godere uscì da me mi ficcò il
cazzo in bocca e mi costrinse a gustare tutto il suo succo fino
all’ultima goccia mentre il mio Padrone si fermò da qualsiasi
attività sessuale ripromettendosi di usarmi poi….
“Mi è proprio piaciuta la tua schiava,ne è valsa la pena di farle quei
regalini….”
“Te l’ho detto ha delle enormi potenzialità ,le potremo insegnare
parecchie cose!”
“Potrebbe farsi chiavare anche da Ugo? ” chiese eccitato Alberto
sembrando fuori di se
“Vedremo dai ..da tempo al tempo,è ancora una novizia!” rispose il mio Padrone
“Bene ora devo andare ,non ti scordo gabriella,il tuo Padrone ha
proprio gusto in fatto di schiave.” uscì e ci salutò soddisfatto
“Padrone chi è Ugo?” chiesi io curiosa.
“Non preoccuparti di Ugo ora fammi controllare il suo buco,uhm sei
piuttosto elastica…niente sangue ne ferite ….sai assorbire di
tutto eh puttana?”
Abbassai lo sguardo timidamente.
Erano le sei di sera oramai la giornata era volata. Mi spogliai e feci
una doccia….era tempo che mi cambiassi tutto quel sesso mi aveva
fatta sudare e non mi piaceva odorare di qualcosa che non fosse
profumato specialmente con Ferdinando. Mentre stavo per asciugarmi il
mio Padrone entrò in bagno e si avviò verso il wc per fare la
pipì…quello che una volta non mi avrebbe fatto alcun effetto o forse
mi avrebbe arreccato un pò di fastidio in quel momento attirò la mia
curiosità, il cazzo che mi aveva sverginata riempita chiavata ora
veniva usato per la più naturale delle sue funzioni…mi eccitava
vedere uscire la pioggia dorata e lui se ne accorse….
“Ti piace eh? Ti piace vedere il tuo Padrone pisciare? ”
Non risposi subito essendo in una specie di trance…..poi annuii ….
” Cosa faresti se ti ordinassi di farti pisciare addosso?”
Non capivo più nulla..a che punto sarebbe arrivata la mia perversione?
Mio zio era diventato il mio Padrone e stava chiedendomi se volessi
farmi pisciare addosso!!!!
“Non lo so zi…Padrone “mi corressi io.
“E’ una cosa semplice…la farai …e non solo quella…” Ora finisci
di vestirti e preparami la cena,sai fare da mangiare vero? ”
Si qualcosa ero capace di fare ,spesso mi trovavo da sola a casa e
avevo dovuto ad imparare a cucinare e inoltre era una cosa che mi
piaceva. Mi vestii e feci un qualcosa in più …vidi dei trucchi in
bagno e pensai di fare cosa gradita al mio Padrone ,ma quando uscii
dal bagno lui si incazzò con me urlandomi che non mi dovevo permettere
di toccare le cose di mia zia e che ero un’idiota capace solo di
essere fottuta! Io fuggii piangendo in camera e rimasi al buio li per
circa un’ora finchè lui entrò e si sedette accanto a me:
“Mi perdoni Padrone io credevo solo di farle cosa gradita.” Mugugnai
con la faccia schiacciata sul cuscino.
“Domani ti procuro io i trucchi! Vuoi davvero essere bella per me?”
“Si Padrone…io…io vorrei piacerle sempre…”
Non mi lasciò finire che mi infilò la lingua in bocca tenendo gli
occhi aperti per guardarmi….mentre mi baciava mi tolse gli slip e mi
allargò le gambe,sollevai le gambe e presi il suo cazzo già duro tra
le mani infilandolo in quello che avrei voluto essere una vagina per
farmi scopare come una femmina vera….
“Ti prego Padrone sii delicato…fa l’amore con me almeno per questa sera….”
Mi scopò ininterrotamente per alcune ore finchè la stanchezza non ci
prese entrambi e ci mettemo a dormire…io stavo abbracciata a lui
come la più dolce delle femmine.
Al mattino portai la colazione a letto al mio Signore,mi ero svegliata
piuttosto presto per sistemare le mie cose in un borsone ,mi ero
lavata il viso per togliere il trucco con cura per la paura che mia
madre potesse notare qualcosa e attesi di fare una doccia per paura di
svegliare il mio Padrone.
Al suo risveglio li baciai i piedi in segno di devozione ,mentre
beveva il suo caffè con il dolce io lo osservavo estasiata.
“Ti vedo triste che cos’hai?” mi chiese guardandomi
“Non vorrei andare via…”
“Il problema è tuo,tua zia starà via ancora qualche giorno…”
“Lo so ….ma non so che dire a mia mamma….Padrone ….posso
chiedere una cosa? ”
“Cosa c’è gabriella? Dimmi pure!” mi rispose.
“Le….le… le scappa la pipì?”
Lui mise da parte il vassoio e sorrise sornione….si alzò da letto e
mi prese per una mano…mi portò al bagno…aprì la portella della
doccia e mi ordinò di inginocchiarmi.
Chiesi se dovevo togliere l’intimo ma mi rispose negativamente.
“Supplicami!” mi disse serio…
Lo guardai languida e finalmente trovai il coraggio di obbedire….
“La prego mi…mi usi come un cesso…mi pisci addosso”
Non attese altro..tirò fuori il cazzo e iniziò a lavarmi di piscio sul
collo sul petto sulla schiena e sul culo,non mi aveva fatto togliere
gli indumenti intimi e quindi le calze la sottoveste e tutto il resto
si appicciccò al mio corpo….salì nuovamente verso il collo e mi
prese le labbra facendomele aprire…
“La prego no….non in bocca!”
Ma non mi ascoltò…il liquido salato mi invase la gola facendomi
quasi vomitare ma il mio Padrone fu decisamente sadico in quel momento
non solo mi pisciò addosso e in bocca ma volle che il suo liquido
caldo fosse inghiottito come fosse la cosa più naturale al mondo…mi
aveva davvero usata come un gabinetto…ero il suo cesso oltre che la
sua amante.
Dopo aver messo in lavatrice i miei indumenti mi feci una doccia e mi
sciugai i capelli. Lui mi osservava e ogni tanto mi baciava la nuca o
la schiena donandomi dei brividi e delle sensazioni impagabili.
“Non tagliarti i capelli…li voglio lunghi”
Io lo guardai e risposi che non li avrei più tagliati. Indossai ciò
che lui mi aveva preparato e i miei indumenti con cui ero andata a a
casa sua. Quando uscii da casa sua sentivo un vuoto mi girai ma la
porta era già chiusa..mi incamminai con la voglia di tornare indietro.
Quando arrivai a casa mia mia mamma non c’era ,nascosi i miei abiti
femminili e mi feci qualcosa da mangiare avendo lo stomaco sottosopra
dal nervoso e ancora tra le labbra il gusto di LUI.
Quando squillò il telefono stavo sorseggiando il mio caffè aspettando
che mia mamma tornasse a casa. Ma invece era proprio lei dall’altra
parte della linea.
“Gabri non torno a casa per 5 o 6 giorni il mio datore di lavoro mi ha
chiesto di accompagnarlo a Sorrento per alcuni affari di famiglia che
deve sbrigare puoi cavartela? Se vuoi puoi approffitarne e chiedere a
tuo zio se vuole che tu stia con lui,io sarei più tranquilla nel
saperti in sua compgnia.”
Se solo avesse saputo.
“Ok mamma stai tranquilla ,se mio zio vuole ok sennò io mi arrangio lo
sai,ciao e mandami una cartolina mi raccomando!”
Appena avuto la notizia chiamai mio zio a casa ma non rispondeva
mentre il cellulare risultava sempre spento. Non seppi cosa
fare…ripulii un pò in casa riprovcai a chiamarlo e stavolta
rispose.Alla mia notizia mi disse di andare pure da lui che avrebbe
avuto un paio di sorprese per me e mi disse di portare con me la
valigia senza preoccuparmi di indossare nulla di diverso di ciò che
già mi fossi messa.
Arrivai a casa sua dopo circa una mezzora ed era piuttosto serio,non
sembrava più la stessa persona….sentii le braccia cadermi…si era
forse già stancato di me?
“Devo parlarti gabriella.”
“Ti ascolto zio” risposi io preoccupata.
Parlò con fare tranquillo ma con tono sicuro e duro: ” Allora
ascoltami e non interrompere! Da questo momento IO DECIDO e tu
FAI!Qualsiasi cosa tu se vuoi rimanere con me dovrai sottomettertici!
Da lunedì prossimo tu lavori nel negozio di Alberto,farai felice tua
mamma perchè avrai uno stipendio da portare a casa ma soprattutto
farai felice te stessa e il tuo Padrone! Alberto metterà a nostra
disposizione un’appartamento in cui IO mi dedicherò a te,lui ci
coprirà sia con tua madre che con tua zia..come vedi il nostro
rapporto non terminerà con il ritorno di tua zia. L’appartamento sarà
praticamente come tuo e perciò porterai tutte le cose di gabriella li!
Ovviamente tutto ciò ha un costo! Dovrai in alcuni momenti stare con
lui e farti scopare ….e questo sarebbe nulla….”
“Cosa vuole dire Padrone? “
“Nulla di che,solo che qualche volta dovrai essere carina con lui e
con qualche suo cliente,lo so non è una cosa bella ma tu devi capire
che lui ci mette a disposizione non solo il suo appartamento ma la
libertà di incontrarci…altrimenti quando totrna tua zia tutto finisce
li….”
Capii che non c’era altro da fare se non volevo perdere mio zio e
assentii sebbene fossi per nulla felice della cosa.
Comunque non volevo parlare della cosa mi bastava rimanere con
lui….Andammo da Alberto in serata quando aveva chiuso il negozio
.Indossavo un abito stile pinup bianco a rose rosse lungo oltre la
caviglia e scarpe chiare col tacco. Sotto invece un bustino rosso con
i reggicalze un paio di calze color carne con la riga e mutandine nere
con bordo rosso completamente trasparenti come piacevano al mio
Padrone.
Quando fummo all’interno del negozio Alberto non era solo ma con una
ragazza di circa 15 anni o almeno era quella l’età che dimostrava.
Quando mi girai verso il mio Padrone non lo vidi più. Se n’era andato
lasciandomi sola con loro!
“Ciao gabriella…non preoccuparti Ferdinando torna dopo a riprenderti…e
anch’io ora me ne vado,ma ti lascio con Elena mia nipote. Ha 16 anni
ma ti assicuro che in quanto a sesso è come se ne avesse 50 !!!!
Quando avete finito chiama pure il tuo Master dal mio telefono ,lo
trovi sulla scrivania….divertitevi ragazzi!”
“Bene bene siamo rimasti solo io e te sembra eh finocchio?”
La parola detta in quel modo era proprio atta ad offendere,sebbene
fossi consapevole della verità di quella frase: ERO UN FINOCCHIO,una
PUTTANA! Ma veniamo a descrivere Elena : alta circa 175 cm senza
tacchi ,più o meno, capelli castani lunghi e lisci ,trucco pesante
labbra carnose rosse fisico minuto quasi senza seno ,pantaloni neri e
scarpe nere col tacchi altissimi che la faceva sembrare al mio
cospetto una gigante. Si notava che non indossava calze perché le sue
unghie dei piedi laccate di rosso uscivano dalle scarpe prive di punta
.Indossava poi un maglione nero largo e in mano teneva un frustino da
cavallerizza. Incuteva paura,almeno in me faceva questo effetto!
“Ti conosco sai ,so chi sei e conosco anche tua madre,chissà se ti
vedesse ora povera donna!”
Cercai di capire chi fosse ma non ci riuscivo….certo che ora la temevo
ancora di più.
“E’ inutile che stai li a pensare,rispondi a queste domande e poi
iniziamo! A proposito ora io sono la tua Padrona e così devi chiamarmi
chiaro checca?”
Abbassai gli occhi e le risposi affermativamente.
E:“Hai mai scopato con una donna?”
G:“Si Padrona ma tanto tempo fa….”
E:” questo lo immaginavo..ora sei tu che ti fai scopare eh? Ti incula
solo il tuo Padrone e mio zio o anche altri?”
La natura delle domande mi umiliava terribilmente ma sapevo che avrei
dovuto attenermi al mio ruolo e rispondere senza limite alcuno.
G: “Mi hanno scopata solo loro due”
E:”Certo che devi avere un bel buco per prendere mio zio,ahahahahah
,fammi vedere il tuo buco!”
Mi voltai umiliata come non mai e dopo avermi tirata su il vestito e
abbassate le mutandine aprii le natiche.
E: “ Sembra piccino…lo devi avere parecchio elastico,ora stai ferma e
guai a te se scappi!”
Uno dopo l’altro i colpi di frustino mi fecero saltare come una
cavalletta e non contenta di colpirmi il sedere mi arrossò pure le
cosce e il loro interno ( non vi dico il dolore ) e poi come ultimo
colpo fu il turno dei testicoli. Quando urlai piangendo mi derise
dicendomi che tanto a me le palle non servono a nulla!
E: “Ora girati e mostrami il pisello e dimmi quand’è l’ultima volta
che lo hai usato e se ti funziona ancora.”
G: Credo di averlo usato circa un anno fa….poi mi sono solo toccata e
ultimamente…..
E:”Ultimamente cosa cagna?”
G:” Ultimamente il mio Padrone mi ha insegnato a venire quando vengo
penetrata…..
E:” Ah capisco…godi a farti inculare!!!! Ahahahahahah. Bene ora fai
godere me e visto che il tuo cazzo non serve più mi fai godere con la
bocca,toglimi i pantaloni e le mutande…se sei brava ti faccio un
regalo!
Le aprii la zip e il bottone dei jeans e glieli abbassai con fatica
tant’erano stretti, le slacciai le scarpe e mentre lei si appoggiava
sulle mie spalle le tolsi le scarpe e dopo averle sfilato i pantaloni
gliele rimisi….poi venne il turno delle mutandine,nere anche quelle ,
brasiliane.
E: “Ti piace la mia figa? Non la depilo mai ai miei schiavi piace
pelosa. Ti piace o preferiresti un cazzone? Attenta a come rispondi te
lo leggo negli occhi se menti!”
G: “Credo….credo il cazzo.
E:” Non ne avevo dubbi ahahahahahah”
Mi prese per i capelli e mi ficcò la sua vagina in bocca…era
pelosissima e i peli mentre leccavo mi davano conati di vomito e la
cosa la divertiva,me la fece aprire con la lingua e poi dovetti
inserirci il naso..aspirare e strofinare…poi con le labbra dovetti
farle un bocchino al clitoride e questo le piacque moltissimo dicendo
che ero nata pompinara….
E:”Mmmmmmm dai troia mangiami la figa che poi chissà se ne vedrai
ancora ora però stai ferma che faccio tutto io,tu lecca e basta.”
Mi cavalcò la faccia lavandomela dei suoi succhi ….mi si strofinava
mugulando come una cagna in calore mentre io leccavo come la più
consumata delle lesbiche….Urlò sborrandomi in faccia poi si girò e
volle che le leccassi anche il culo le chiappe il buco e poi ancora la
fica….poi mi guardò il pisello e rise del fatto che rimaneva inerte
morto…Mi riprese per i capelli si spalanco le labbra e si fece
mangiare fino a raggiungere il secondo orgasmo poi mi diede una
pedata e mi gettò a terra….
E:” Fammi vedere come ti fai una sega…godi per me dai!
Presi tra le mani il mio pisello e cercai in tutti i modi di farlo
indurire anche pensando al mio Padrone,ma non ci fu nulla da fare….
E:”Sei patetica…..sei inguardabile…..chiama il tuo Padrone..non ho
nessuna voglia di perdere tempo con una lumaca moscia come te!”
Mi alzai da terra mi sistemai l’abito e le mutandine e chiamai Ferdinando.
“Ferdi,ma che li hai fatto a questa? Mi avete fregato la serata,avevo
pensato sapesse scopare ed invece…..
Il mio Padrone mi fece cenno di sedermi in divano mentre loro se ne
andarono nell’altra stanza e ci rimasero per più di due ore…la sentii
urlare di piacere e ridere di me…mi sentivo triste..io non potevo
dargli quel tipo di godimento…..io non ero una donna….
Quando uscirono erano abbracciati e lei completamente nuda lo baciava
appassionatamente con la lingua.
E:” Il tuo Master si che è un vero uomo….vieni qui che ti faccio un regalo …..”
Mi avvicinai a lei e mi fece inginocchiare,mi ficcò la figa in bocca e
leccare tutta la sborra che il mio Padrone le aveva spruzzato
dentro….la leccai tutta e ingoiai con piacere e lei lo vide e
sogghignò….
E:” E’ pazza di te questa Ferdi eh? Guarda come si beve tutto il tuo sperma!!!!”
F:” Lo so ….e non solo quello…ma ora dobbiamo andare…..domani ho in
mente di fare una gita al lago e voglio dormire…
Il mattino dopo mi svegliai e dopo aver fatto colazione mi vestii.
Indossai una minigonna a fiori viola , un golfino rosa con reggiseno e
mutandine dello stesso colore ed inoltre un paio di collant viola.
Scarpe da ginnastica stessa tinta. I capelli arrivati alle spalle mi
vennero raccolti in due codine. Sembravo una teenager.
Ogni tanto il mio Padrone durante il viaggio mi prendeva la mano e se
la metteva sul cazzo per farmi sentire la voglia che aveva di me.
Dopo un paio d’ore ci fermammo a fare uno spuntino su un prato a me
scappava la pipì e come ormai era diventata consuetudine mi abbassai
mutandine e collant e mi accucciai come una brava femminuccia,poi
presi un fazzolettino per asciugarmi in modo di non bagnare le
mutandine.Quando invece toccava al mio Padrone non potendo farmela
fare addosso per paura di bagnarmi glielo tenevo in mano finchè finiva
e glielo ripulivo con la mia bocca. Oramai il gusto della sua urina
per me era diventato nettare.
Passammo una giornata stupenda al lago…e bellissimo fu il momento in
cui facemmo all’amore in macchina….adoravo averlo dentro di me…non
potevo farne a meno….vivevo per lui e per il suo cazzo.